Quanto respiri?
Oltre al come è fondamentale il quanto.
Nella respirazione infatti se il come, ossia una buona respirazione diaframmatica previene moltissimi problemi muscoloscheletrici, vascolari e viscerali; il quanto riguarda la corretta ossigenazione dei tessuti.
Durante i corsi in azienda chiedo spesso di fare il test della respirazione, ossia di contare gli atti respiratori fatti al minuto.
Il risultato è sempre fonte di sorpresa e discussione.
Infatti senza lasciarti troppo in sospeso ti dico che il numero corretto di atti respiratori al minuto oscilla tra i 6 e gli 8.
Fatti naturalmente dal naso ed a riposo, sotto carico possono aumentare naturalmente.
Questo numero è determinato dal fatto che, se da un lato, è corretta far arrivare al sangue il giusto apporto di ossigeno, d’altro canto è FONDAMENTALE mantenere il giusto gradiente di anidride carbonica che circola nel nostro flusso sanguigno.
Infatti la CO2 è responsabile, per effetto Bohr, del passaggio dell’ossigeno dal sangue alle cellule.
Se non respiriamo troppo velocemente espelliamo questo prezioso gas e compromettiamo la corretta ossigenazione dei tessuti.
Tutto ciò comporta uno stato di sofferenza del corpo che attiva tutta una serie di accorgimenti per ovviare a questo problema.
L’anidride carbonica è poi responsabile del Ph del sangue e se si abbassa noi ci acidifichiamo creando un ambiente pro infiammatorio.
Pensa come, una corretta respirazione, possa mettere il corpo in condizioni ottimali.
Oggi ti chiedo: “la sera quando ti corichi stai a pancia in su con le ginocchia piegate, appoggia le mani sulla pancia e, utilizzando solo il naso, inspira ed espira lentamente facendo lavorare il diaframma”
Non è necessario arrivare subito a 6/8 atti respiratori al minuto, ma cerca, piano piano, di rallentare e raggiungere questo ritmo.
I risultati, in termini di rilassamento mentale e muscolare sono garantiti!
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